In relazione alle richieste inviate ai tutori e AdS dei pazienti del presidio Corberi circa l’effettuazione su quest’ultimi di test sierologici Sars-CoV-2 e chiarito che ogni tutore o AdS è chiamato a svolgere in piena coscienza e libertà le proprie valutazioni circa la prestazione o meno del relativo consenso, da un punto di vista metodologico si rileva come l’informativa resa dall’Ats Brianza appaia carente delle informazioni necessarie per maturare una decisione consapevole circa la sottoposizione al trattamento proposto, tenendo anche in considerazione le condizioni ambientali e le patologie specifiche che affliggono i pazienti del presidio.
Si invita quindi l’Ats a formulare una nuova informativa tesa a illustrare nello specifico i benefici di tale trattamento sui pazienti del Corberi.